Per noi Praticanti, collocati nella sfera allargata della mezza età, i bambini e gli anziani sono le persone un po’ più distanti dal “momento personale” , e questa particolarità ci potrebbe consentire di sviluppare ulteriormente il nostro sentire in maniera ed in forme diverse.
Una visione di uso comune dice che i bambini, i giovani, sono il nostro futuro, sono le persone che ci succederanno e prenderanno un giorno in consegna quello che saremo in grado di lasciare loro, mentre gli anziani rappresentano il passato, hanno vissuto in un’epoca precedente alla nostra e a questa in genere tendono a rimanere ancorati.
In realtà questo è solo un modo di vedere, un’ottica parziale e forse anche abbastanza limitata.
Cambiando ottica potremmo dire che il vero futuro, il “nostro” futuro personale siano invece gli anziani.
Gli anziani, sono persone che hanno cominciato un cammino prima di noi, ci precedono nella strada della vita e stare ad osservarli attentamente, entrare in contatto con il loro mondo, il loro modo di vedere, le loro sensazioni, è in realtà come proiettarsi per un istante nel nostro futuro, un futuro che in quanto tale non è possibile raggiungere con la memoria e con il vissuto personale.
Gli anziani ci permettono con un’osservazione attenta ed aperta, di fare un piccolo, grande salto in avanti, ci permettono di buttare uno sguardo un po’ più in là, su una via che sicuramente anche noi ci troveremo percorrere. Vista con quest’ottica l’osservazione degli anziani diventa interessantissima, carica di scoperte molto importanti e di significati che sono costantemente sotto i nostri occhi, per scorgerli è necessaria solo una “sentita” capacità di osservazione, non c’è nessuna traccia di questa Via nella nostra memoria.
Con un discorso analogo potremmo dire che i bambini sono in realtà il nostro passato remoto ed i ragazzi il nostro passato prossimo.
I primi si stanno avviando su una strada che noi abbiamo già percorso, gli altri, su questa strada hanno già fatto le prime passeggiate che, se fossimo in grado di osservare attentamente, sono le stesse che anche noi abbiamo fatto, potrebbe cambiare leggermente il sentiero, una curva, un rettilineo o una pendenza, ma il modo di procedere è rimasto lo stesso. Stanno ora affrontando svolte che noi abbiamo già affrontato e bene o male superato, ognuna di queste svolte, in ogni caso ci ha lasciato qualcosa che ha aumentato il nostro bagaglio personale, sarà lo stesso per loro, in un epoca diversa.
Per poter vedere chiaramente questi aspetti dobbiamo metterci in contatto con il nostro passato, dobbiamo ripercorrere la strada della memoria, solo ricordando e riguardando indietro con il nostro sapere di oggi possiamo arrivare ad entrare in contatto con un giovane. Il solo sapere, la sola conoscenza, la sola esperienza, però privati della lente di ingrandimento costituita della memoria riescono ad avere un valore ed un’efficacia molto limitata.
Il nostro presente forse si costituisce principalmente da una buona consapevolezza, supportata da una buona capacità di guardare al futuro mantenendo vivo il nostro ricordo e legame con il passato, siamo un nucleo formato dalle esperienze vissute nelle età della vita.
Paolo
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